Il Mostro di Udine è quasi una figura mitologica. Gli sono stati attribuiti almeno 12 omicidi di donne tra il 1971 e il 1989. Però il modus operandi negli anni cambia radicalmente, alcuni crimini attribuitigli hanno un colpevole per la giustizia, altri sono rimasti irrisolti e su tutti c’è un sospettato senza nome: il Medico. Ma la storia del Medico è articolata e assurda, sembra uscita da un libro e infatti c’è anche il forte sospetto che sia tutto frutto di fantasia. Quello che rimane sono le vittime del Mostro di Udine.
Richard Speck è famoso per il massacro delle infermiere, un atto orrorifico e senza alcun senso. Come non ha avuto senso la sua vita. Un’infanzia normale, almeno fino a un certo punto, che sfocia in una adolescenza problematica, fino a un’età adulta senza freni, caratterizzata da un’escalation di crimini e violenza che sfocia in un atto atroce e difficilmente spiegabile.
Ferdinand Gamper è accusato di essere il Mostro di Merano. Ha lasciato dietro di sé una serie di omicidi con un movente particolare: l’odio. Un’acrimonia verso gli italiani e l’Italia che lo spinge a un tentativo folle e insensato di epurazione che produrrà delle vittime morte per nulla, in una delle tragedie misconosciute d’Italia.
Erzsébet Báthory è passata alla storia come la Contessa Sanguinaria, la Contessa Vampiro, per via delle nefandezze che perpetrava su 650 giovani e indifese fanciulle, tra le oscure mura del castello. Ma questa è la leggenda, storicamente forse non è successo nulla di tutto questo. Forse le dicerie e le leggende sono nate per coprire e giustificare, un sordido gioco di potere e denaro.
Carol Bundy e Doug Clark sono passati alla storia come i Sunset Strip Slayer, ma la verità non si conosce fino in fondo. Erano davvero solo loro due o c’era qualcun altro? E le vittime sono solo quelle note oppure ce ne sono altre? Una storia torbida di bassa umanità, dove a ogni azione corrisponde una reazione di degrado sempre più profondo, tanto da sembrare un film scritto male.
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